Il desiderio a parole
“Il signore desidera?”
“Zittire un lacaniano”.
“Non vedo l’ora” per forza,
il quadrante è appannato,
gli occhiali sulla mascherina,
batteria scarica.
“Darei tutto l’oro …” Cioè
un vecchio dente, una stilografica
da anni in disuso,
la fede al dito, quella no.
“Fremo”, ma freno e sto fermo.
I sogni a occhi aperti
sono io che li interpreto.
Magari si avverano
o è meglio di no?
Smaniare, chi, io?
Aspiro-sospiro,
mi pesa la cupa valigia
colma di cupidigia.
Vuoi stare nel presepe?
Giacomo aveva ragione:
molto meglio la siepe.
Alberto Schön
AUTORE
Alberto Schön
Medico, Neurologo, Membro Ordinario SPI-IPA.
Si interessa di comunicazione non verbale, creatività, umorismo.